Giusto per fare

Ormai è sempre più complicato ragionare su un prodotto. Mi trovo spesso a collaborare con aziende fornendo un servizio “per conto terzi”. Succede e non c’è niente di male. Prima (anche adesso in realtà), c’erano le agenzie che mettevano il ricarico sul tuo lavoro ma in cambio ti mettevano a disposizione un numero molto più elevato di clienti. In questo periodo ci sono, anzi siamo in troppi a realizzare video e servizi fotografici.
Un ulteriore problema è diventato la fretta. Oggi, nonostante la situazione di crisi causata dal Corona virus, c’è una gran fretta a specializzarsi nella realizzazione di streaming e webinar. Io lo facevo solo per alcune aziende e non direttamente per clienti privati, insegnanti e altre categorie.
Sembra un mercato in espansione e invece sto notando un graduale impoverimento della cornice intorno al prodotto. Mi spiego meglio:
Prima si realizzava una scaletta, si decidevano le grafiche per creare un format, eventualmente si faceva un test e poi si andava in onda. Adesso invece sembra che basti fare degli streaming, di qualsiasi tipo con qualsiasi piattaforma (zoom, webex, eccetera) fregandosene della qualità audio/video, della stabilità della connessione e anche senza pensare alle difficoltà tecniche degli utenti. Spero davvero si torni alla normalità e che, se davvero devo perdere il confronto con le app free e le nuove generazioni di “tecnici specializzati in streaming”, venga dedicato un po’ più di tempo alla realizzazione dei video.

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